Queste nuove pinne sono un’evoluzione del progetto Impulse e colpiscono soprattutto per la scarpetta, che è di una comodità incredibile. La pala termina a coda di rondine ed è sottile e scattante
Max Tavernari
Negli anni di storia delle pinne da apnea, quelle “griffate” Cressi sono state forse le più apprezzate per comfort di calzata e qualità dei materiali utilizzati nella produzione delle scarpette. Tanto che, grazie alla sapiente combinazione di differenti gomme termoplastiche, chi da sempre le utilizza anche durante le normali sessioni di allenamento in piscina, contrariamente a quello che succede con la quasi totalità delle altre pinne, può evitare di indossare i calzari senza temere fastidiose abrasioni ai piedi.
In questo nuovo modello, i tecnici dell’azienda sono riusciti non solo a mantenere tutte le pregevoli caratteristiche tipiche delle sue scarpette e, per quanto possibile, anche a migliorarle, ma grazie a un profondo studio tecnologico sulle pale, sia dal punto di vista funzionale che per i materiali utilizzati, hanno creato un prodotto decisamente sorprendente sotto tanti punti di vista e destinato, secondo il mio parere, a ritagliarsi un notevole spazio nel mercato del tecnopolimero.
Le pale, caratterizzate dalla classica punta a coda di rondine, segno distintivo della Cressi, che incanalando l’acqua permette una maggiore simmetria nella spinta longitudinale, si distinguono innanzitutto per design e forma, grazie a una parte centrale più larga che va stringendosi proprio verso la coda di rondine. Il compound, in questo caso di colorazione verde scuro, costituito da tecnopolimeri elastomerizzati, sviluppati in esclusiva da Cressi, è caratterizzato da uno spessore differenziato estremamente sottile, che ne garantisce un’incredibile leggerezza e e un’ottima risposta elastica.
La Gara Modular Boost sfrutta una rivoluzionaria tecnologia a deformazione ondulatoria a forma di S, che consente durante la fase di spinta di accumulare nella pala una notevole energia elastica, la quale viene poi rilasciata nella fase di ritorno. Ecco perché, pur avendo una pala in materiale plastico, riduce l’affaticamento alle gambe senza però compromettere le prestazioni.
Parlando della scarpetta, mi ha colpito subito per la grande morbidezza dei materiali utilizzati, garanzia di un maggior comfort, ovviamente combinata in durezze differenti, contraddistinte a loro volta da colorazioni diverse: grigio la gomma più morbida e nero quella più consistente, in modo da garantire una trasmissione ottimale della forza, dalla gamba alla pala. Da notare il sottolineare il sistema Self Adjusting integrato nella scarpetta che, proprio grazie a un particolare intreccio di gomme a durezza differenziata, permette un facile adeguamento della scarpetta alla larghezza del piede, senza comprometterne il comfort.
I longheroni, vincolati lateralmente tramite due appositi incastri, arrivano circa fino a meta della pala ma, essendo costituiti da tecnopolimeri con cariche elastomeriche ad alto modulo di flessione, non la irrigidiscono particolarmente, permettendogli un’ottima flessione. La scarpetta è poi vincolata centralmente nella parte sottostante della pala attraverso una placchetta di plastica e due viti.
A livello generale la calzata risulta più spaziosa rispetto agli altri modelli Gara e, probabilmente, anche rispetto ad altre scarpette sul mercato, tant’è che indossando un calzare da 3 millimetri (un 46/47), mi ha un po’sorpreso, risultando un pelo largo nonostante abbia un 47 di piede. Non certo un problema visto che nuove Gara Modular Boost hanno in dotazione una soletta preformata in plastica anti-corrosione, completamente riciclata, che può essere infilata nella scarpetta e che va a migliorare la prestazione della pinneggiata anche in caso si utilizzino calzari più sottili in acque temperate. Le solette sono destro e sinistro e sono ritagliabili nella loro forma in tre misure diverse, secondo le linee-guida prestampate.
In acqua, ho sottoposto le pinne a più di un test particolarmente provante, partendo da terra, come durante una selettiva e spostandomi qualche chilometro lungo il litorale, immergendomi a buon ritmo su batimetriche medie, dai 5 ai 20 metri. La stagione è ancora caratterizzata da condizioni tipicamente invernali e nonostante l’assetto in acqua, con muta pesante e tanti piombi in cintura, non aiuti l’agilità nei movimenti, queste Cressi ai piedi risultano davvero leggere rispetto ad altri modelli della stessa categoria. La spinta in orizzontale è potente, ma non stanca particolarmente la gamba, per cui bene asseconda spostamenti anche di lunga durata e garantisce una buona velocità. Durante le prove, ho trovato condizioni di forte corrente che hanno messo le nuove Gara Modular Boost a dura prova, però nonostante questo sono riuscito a contrastarla efficacemente senza particolari problemi.
In verticale, la qualità della scarpetta, unita all’utilizzo delle solette, permette una perfetta aderenza e comfort del piede, garantendo una trasmissione ottimale della forza e rendendo la pinna particolarmente efficace. Le soluzioni tecniche e la concezione strutturale della pala ne garantisce una reattività notevole se consideriamo che stiamo parlando di un prodotto in tecnopolimero, garantendo buone prestazioni sia in fase di discesa che di risalita, pur in presenza di una notevole piombatura.
Dotazione di serie
Le Gara Modular Boost vengono fornite da Cressi già assemblate, dentro una borsa di plastica con le maniglie. All’interno della confezione sono comprese la coppia di solette, adattabili a tutte le calzate. Le scarpette possono essere facilmente disassemblate dalle pale tramite due viti centrali e gli attacchi laterali sui longheroni; ciò permette di sostituire la pala con un’altra della Cressi di diversa colorazione o materiale, come per esempio il carbonio.
Assetto
In immersione le pinne risultano leggere e non danno senso di pesantezza alle gambe, anzi proprio per i materiali utilizzati evidenziano una buona galleggiabilità, per cui in caso di agguati e aspetti in acqua bassa, tipici del periodo e delle prede propriamente invernali, si consiglia l’utilizzo di cavigliere per avere un miglior assetto durante l’azione.
Finiture e materiali
Per essendo un prodotto che si attesta nella fascia economica delle pinne da apnea, lo studio del design, dei materiali utilizzati e le soluzioni tecnologiche adottate, le rendono un prodotto davvero accattivante agli occhi, soprattutto nella ricercatezza dei particolari. Il colore verde ben si presta alla mimetizzazione sulla maggior parte dei nostri fondali rocciosi, mentre i loghi Cressi (presenti sia sul fronte che sul retro delle pale) creano nell’insieme un bell’effetto di personalizzazione.
La scheda tecnica
Pale: in un compound di tecnopolimeri elastomerizzati a spessore differenziato sviluppati da Cressi; design a coda di rondine nella parte terminale
Scarpette: ottenute attraverso la combinazione di diversi tipi di gomma termoplastica flessibile a durezze differenziate e dotata del sistema Self Adjust
Longheroni: in tecnopolimeri con cariche elastomeriche ad alto modulo di flessione
Colorazione: verde scuro con i loghi in grigio chiaro sul fronte e sul retro
Lunghezza pala: 65 cm (dall’attacco scarpetta)
Lunghezza totale: 98 cm
Larghezza massima nel punto centrale: 21 cm
Lunghezza longherone/scarpetta: 29 cm
Angolo di piegatura sotto la scarpetta: 29 gradi
Ai voti!
Design: 8 Bello e unico. Caratterizza le nuove pinne dell’azienda e le distingue da tutte le altre. In questo caso, colorazioni scure che ben si prestano all’utilizzo in pesca
Materiali: 8 Dalle gomme utilizzate per lo stampo della scarpetta ai tecnopolimeri elasticizzati per la creazione delle pale, tutto è stato attentamente ricercato e studiato per garantire distintività e qualità
Comfort: 9 La calzata della scarpetta è ottimale, adattandosi al meglio a qualsiasi piede. Davvero al top
Prestazioni: 7,5 Ovviamente non possono essere paragonate ai modelli in carbonio, ma pur essendo pinne in tecnopolimero la leggerezza dell’insieme e la buona reattività ne caratterizzano le performance verso l’alto
Rapporto qualità/prezzo: 8 Cressi è riuscita a infondere in questa pinna tutta la propria esperienza, dotandola di soluzioni tecnologiche derivate dai modelli di gamma più alta. Il tutto lo ha fatto riuscendo a mantenere un prezzo davvero interessante, 114,99 euro.