Il nuovo computer ha tutte le funzioni utili al pescasub e all’apneista, con menu di facile utilizzo e numeri grandi sullo schermo! Inoltre, batteria “immortale” e robustezza dei materiali ineguagliabile
Cristian Righetti
Appena ricevuto, noto con piacere che la confezione è in cartone, quindi “eco-friendly”: è composta da un cubo in cartoncino più sottile aperto su due lati con impresso, in corsivo, il caratteristico logo della H. Dessault, il nome Stark e un ricalco delle forme del computerino, il tutto con un elegante gioco di colore tra nero e argento; e da una scatola vera e propria (che si va ad inserire nel cubo, in cui alloggia lo strumento, “coccolato” in un letto di gommapiuma presagomata.
Il manuale di istruzioni, tradotto in 4 lingue (inglese, italiano, francese e spagnolo) è reperibile anche sul sito Dessault.com.
Una volta aperto lo “scrigno”, ecco finalmente il gioiellino tra le mie mani. La prima cosa che salta all’occhio è la grandezza dei numeri sullo schermo, che mi viene naturale associare a un’incredibile facilità di lettura durante l’azione di pesca o le sessione di apnea!
Analizzandolo a secco, lo Stark appare come uno strumento dal design moderno ed elegante, ma al contempo sportivo, quasi completamente in materiale termoplastico: la cassa p in materiale rinforzato antiurto di colore nero, mentre il cinturino è sempre di colore nero.
La cassa si presenta con una ghiera anch’essa in termoplastica ruvida, dove sono incise le relative funzioni del menu, corrispondenti ai pulsanti principali (light, start, mode e reset) e viene assicurata al corpo principale da sei micro-viti esagonali in inox. Sulla cassa, inoltre, sono incastonati esternamente i quattro pulsanti colorati di un bel rosso corallo. Il tutto misura 56 millimetri di diametro.
Il cinturino mostra un design sportivo con intagli orizzontali su entrambi i lembi. E’ dotato di due funzionali passanti per mantenere l’estremità in posizione ed evitare che durante i movimenti il lembo si liberi e si muova fastidiosamente. Inoltre, entrambi i passanti hanno un foro rettangolare in cui si innesta un “dentino” di bloccaggio, un’ulteriore sicurezza che quest’ultimo non si liberi. Parlando di numeri, il cinturino ha uno spessore di 4 millimetri e la circonferenza totale, risultante dalla somma del cinturino + la cassa, è di 31 centimetri; lunghezza che permette di tenere il computer al polso anche con mute piuttosto spesse senza rischiare che il cinturino vada a stringere troppo il polso.
Lo schermo è monocromatico, misura un diametro di 30 millimetri ed è retroilluminato; il vetro è in minerale temperato. Le uniche parti in inox sono la base della cassa (fissata al corpo principale da quattro micro-viti torx, dove sono impresse la profondità massimo di 100 metri e i numeri di serie), la fibbia del cinturino e tutta la micro-bulloneria. La scelta di limitare l’uso dell’acciaio conferisce al computer un peso di soli 100 grammi, non andando però a intaccare robustezza e resistenza, nè tanto meno la grandezza del quadrante, caratteristiche che lo Stark ha come punti di forza.
Lo strumento utilizza una batteria non ricaricabile. H.Dessault ha dichiarato un’autonomia, di più di 2500 ore in modalità immersione. Davvero sorprendente! E’ facilmente sostituibile svitando le quattro viti del coperchio in acciaio, sotto la cassa. La garanzia però, sarà valida solo con la sostituzione della batteria presso i centri autorizzati.
E’ arrivato il momento di prenderci confidenza, quindi comincio a “giocare” con lo Stark per verificare le varie funzioni; sono tre le principali, quelle che interessano al pescatore e all’apneista: Orologio, cronografo e immersione.
Per apprendere e padroneggiare tali opzioni bastano pochi minuti; è davvero facile da usare ed essenziale. C’è da tener presente che lo strumento parte in automatico nella funzione Immersione solo dopo aver selezionato la funzione Dive; una volta entrato in questa “pagina”, si attiverà spontaneamente solo dopo aver superato il metro e mezzo di quota.
La registrazione delle immersioni effettuate è di un massimo di 200; di questi tuffi si registra il tempo totale, la profondità massima, la temperatura minima dell’acqua, l’ora e la data di inizio. Una volta raggiunto le 200 immersioni nel logbook, il computer ci darà come 200esimo tuffo memorizzato l’ultimo effettuato e cancellerà automaticamente il più vecchio registrato in memoria.
Mi assicuro di settarlo con le unità di misura a me congeniali: nel display d’impostazione (ottenuto premendo almeno due secondi il tasto Mode) premere il pulsante Mode per superare le impostazioni dell’ora attuale finché non lampeggia “C” o “F” per la temperatura, stessa cosa per “M” metri (rispetto a ft/piedi) per la profondità e la modalità “Sea” (mare) rispetto alla modalità “Lake” (lago) per il sensore di densità dell’acqua, visto che lo utilizzerò in acque salate.
Un’altra impostazione interessante ai fini della sicurezza è l’allarme sonoro, che si può impostare a una determinata profondità. Nella funzione cronografo, infine, lo Stark misura il tempo trascorso e l’intertempo corrente. Il cronometro ha una risoluzione di misurazione di 1/100 di secondo e un’autonomia di 100 ore.
In mare
Giornata bellissima di aprile, mare calmo ma condizionato dalle acque dolci che sono presenti nei dintorni dello spot, quindi non particolarmente limpida in superficie. Indosso una muta da 7 e per evitare infiltrazioni infilo il guanto da 3 millimetri all’interno del polsino ma, nonostante questo spessore, vesto lo Stark senza alcun fastidio. Infatti, ho tanto margine per poterlo regolare alla perfezione. E così faccio.
Prima di iniziare la sessione di pesca, bisogna sempre ricordarsi di impostare lo strumento sulla pagina dive/logbook selezionandola con il tasto Mode; a questo punto inizierà la funzione immersione automaticamente appena si supererà la profondità di 1,5 metri. Questo sicuramente è un piccolo punto a sfavore dello Stark in quanto può capitare di dimenticare di compiere questa operazione. Sarebbe a mio avviso più comodo se partisse in automatico però, a onor del vero, posso affermare che una volta consapevoli di ciò, e con l’uso frequente dello strumento, questa azione diverrà quasi spontanea.
Appena messa la testa sotto il pelo dell’acqua, noto subito che in superficie c’è il caratteristico effetto sfocatura creato dall’acqua dolce; di primo acchito una situazione fastidiosa, ma perfetta per testare lo Stark e la visibilità dei numeri sullo schermo. Grazie alla grandezza delle cifre e delle informazioni relative all’immersione, la leggibilità è di gran lunga superiore a quella di altri modelli in commercio. Sicuramente un punto di forza non indifferente.
La giornata sembra avara di catture e penso, tra me e me, che questi rivoli di acqua dolce infastidiscano il pesce quando una nuvola di saragotti comincia il classico carosello e si avvicina. Cerco nel branco qualcosa di “serio”, ma nulla. Osservo lo Stark, indica una profondità 3,6 metri e un “dive time” di circa un minuto, la temperatura è 16 gradi. Appena alzo lo sguardo dall’acqua biancastra capto un muso che mi punta, però non riesco subito ad associarlo aduna specie in particolare vista la visibilità ovattata. Almeno fino a quando mi arriva a pochi metri e capisco essere un bel dentice. E’ messo di muso, vira velocemente e lo colpisco al volo; si dibatte moltissimo, per fortuna riesco ad agguantarlo prima che si strappi, visto il tiro basso. Che soddisfazione! Un bellissimo pesce, di quasi 3 chili, in così poca acqua!
Una volta a galla il computerino passa automaticamente in modalità Superficie indicando la temperatura minima dell’acqua registrata durante il tuffo, il tempo di immersione e il tempo di recupero in superficie, fondamentale per noi pescatori .
Continuo spingendomi più al largo alla ricerca di acqua più limpida. Effettuo planate sui 10 metri e a ogni discesa o salita lo Stark indica la fase di immersione con una freccia con la cuspide rivolta verso il basso e quella di emersione con la freccia a cuspide rivolta verso l’alto. Sono in acqua da un po’ e voglio vedere che ore sono: ho due possibilità, premendo il pulsante Mode per 2 secondi oppure dopo 30 secondi senza contatto con l’acqua l’orologio passa alla modalità Ora Corrente.
Premendo poi nuovamente il pulsante Mode lo Stark passa alla modalità logbook/dive” indicando per ogni immersione la temperatura minima dell’acqua, l’ora del tuffo e la profondità massima. A questo punto, a una discesa successiva, a una profondità di almeno 1,5 metri, il profondimetro passerà di nuovo alla modalità Dive.
Decido di terminare qui la pescata e lo stress test dello Stark. Esco con la convinzione di aver provato un computer vestibile ottimamente con qualsiasi spessore di muta e, soprattutto, resistente, molto intuitivo e di facile gestione, caratteristiche fondamentali in mare, e che mostra tutte le informazioni letteralmente a “caratteri cubitali”. Per la gioia anche dei pescatori con la vista non proprio da aquila!
Ai voti
Ergonomia: 9 lo Stark è resistente, leggero e dotato di un cinturino ergonomico. I 4 pulsanti si premono con facilità e la lettura del quadrante è uperlativa!
Livello di costruzione: 7 certamente buono. La cassa è in materiale termoplastico antiurto, il cinturino in materiale termoplastico resistente, lo sportello sotto-cassa è in acciaio inox, il quadrante in vetro minerale temperato
Facilità d’uso: 9 è uno strumento quasi spontaneo, con il quale si instaura subito un ottimo feeling. Basta dedicarsi una decina di minuti per approfondire e settare le varie funzioni
Funzioni:7 c’è tutto quello che serve al pescasub e all’apneista. Si passa da una funzione all’altra in modo rapido con il tasto Mode. Peccato non passi automaticamente alla funzione Dive dalla funzione Ora Corrente
Autonomia: 9.5 consuma pochissimo e la durata della batteria è eccezionale. L’azienda dichiara 2500 ore nella modalità Dive
Rapporto qualità/prezzo: 8 di listino viene 219 €. Direi ottimo