Non è un semplice capo bifoderato; è un concentrato di studio e design, pensato per chi desidera resistenza e comfort. Viene confezionato in neoprene CR ultraelastico e robusto. Noi abbiamo testato la versione da 5 millimet
Cristian Righetti
La Salvimar mi ha recapitato un’altra novità del catalogo 2023/2024: la nuova Comforty da 5 millimetri. Appena aperto il pacco, dentro trovo una busta in plastica trasparente che la protegge; la apro e comincio a studiarne i dettagli a secco. Le zone della muta in cui si sarebbe rischiato di viziare il neoprene con la piegatura necessaria per inserirla nella scatola, sono state avvolte in “salsicciotti” di gommapiuma, atti a conservare la forma originale del capo senza rovinare il materiale.
L’azienda ha scelto di utilizzare un neoprene CR ultra elastico, una mescola che garantisce resistenza ma, nello stesso modo, flessibilità e di conseguenza libertà nei movimenti. Associato al neoprene c’è una doppia fodera Nylon Stretch posizionata sia internamente che esternamente; ciò permette una vestizione agevolata e rapidissima senza necessità di impiegare soluzioni saponate. Per intenderci, è simile a un bifoderato, però con una qualità superiore.
Il taglio è anatomico con una compressione “orizzontale/graduale” per facilitare i movimenti e la respirazione ed evitare l’effetto “gabbia” della cassa toracica e dell’area adiacente a essa. Quando si parla di compressione orizzontale, ci stiamo riferendo al doppio strato di nylon stretch (interno ed esterno al neoprene) e in particolare al fatto che le fibre di questa poliammide possiedono un piano di stiramento verticale e un piano di stiramento orizzontale (al contrario, per esempio, del Superstretch che invece si può estendere in ogni direzione).
Conoscendo questa proprietà delle fibre, la Salvimar posa sul neoprene i due strati di nylon stretch nel “verso” di compressione orizzontale, questo per non ostacolare e rendere faticosa la respirazione (visto che la gabbia toracica si estende e si contrare orizzontalmente).
Il capo è completamente nero con le scritte acid green, il marchio di fabbrica dell’azienda. Scendendo nel particolare, sulla giacca la scritta Salvimar è posizionata sul fronte del cappuccio, sul petto, sull’avambraccio destro e lungo la parte sinistra della schiena, verticalmente; sul pantalone, invece, è stampata su entrambe le cosce. La scritta Comforty, invece, viene stampato sul generoso appoggio sternale.
Una delle prime cose che mi piace osservare nelle mute, sono le cuciture, indice, a mio avviso, del livello di manifattura del capo. In questo caso si tratta di una doppia cucitura interna/esterna con Sistema Gbs, che consiste in una cucitura interna a doppio ago non passante con incollaggio centrale bicomponente. Ciò garantisce una tenuta stagna ottimale e offre una maggiore durabilità e resistenza all'acqua.
Su polsi, caviglie, giro vita e giro viso le rifiniture vengono definite Overlock (taglia-cuci), cioè con cucitura a vista. Anche questo particolare è stato messo a punto per garantire una rapida vestizione, senza alcun ostacolo. Insomma, ogni caratteristica e dettaglio, della Comforty mira alla rapidità e alla facilità di vestizione ma, al contempo, alla robustezza dell’insieme.
A conferma di questa tesi, per la coda di castoro è stato scelto un bottone di chiusura a sgancio rapido by Salvimar: un sistema pratico, sicuro e di immediato utilizzo.
Nei punti in cui serve una protezione extra, come nella zona del torace/appoggio sternale e sulle ginocchia, è stato adottato il sistema Aris (Abrasion Resistant Ink System), studiato e progettato in azienda; consiste in scaglie di poliuretano stampato a caldo che imitano esteticamente una sorta di pelle di coccodrillo, vengono applicate a salvaguardia delle zone in cui il contatto con il fondale (come per le ginocchia), o con l’arbalete (come l’appoggio sternale) provocherebbero con maggior probabilità usura o taglio.
La Comforty viene prodotta in due spessori, da 3 e da 5 millimetri e nelle taglie che vanno dalla S alla XXL.
In mare!
Iniziamo con il dire che la Comforty, vista la fodera interna in nylon stretch, che ha proprietà termiche leggermente minori rispetto per esempio a un neoprene spaccato interno, nasce per temperature dell’acqua più miti, indicativamente per i mesi che vanno da metà aprile fino a novembre. A conferma di ciò, la Salvimar produce il capo soltanto negli spessori da 3 e da 5, escludendo il 7 millimetri.
Siamo ad aprile, giornata soleggiata e con il mare piuttosto calmo; ho tre orette di tempo e decido che può essere l’occasione giusta per fare un primo tuffo con questa nuova muta. La vesto senza alcuna soluzione di acqua saponata, direttamente a secco, grazie al Nylon stretch. Il pantalone sale in pochi secondi. La giacca, una volta indossata, la regolo posizionando le cuciture delle braccia sulle giunture degli arti superiori, il tutto senza alcun problema. Bastano pochi minuti e sono pronto! Porto una terza e devo dire che il taglio anatomico si adatta molto bene alla mia corporatura. A completare il tutto, indosso guanti e calzari Salvimar Tactile da 3 millimetri.
Entro in mare e piccole infiltrazioni si intrufolano dalle caviglie, però rimangono circoscritte in quella zona; avendo anche i calzari foderati, le fodere dei due capi (calzari e pantaloni) non aderiscono in modo stagno ma lasciano trapelare qualche rivolo di acqua. Appena mi immergo interamente, gli stessi rigagnoli di acqua passano da sotto la giacca, ma avendo previsto ciò ho giocato di anticipo, stringendo la cinta dei piombi elastica quanto basta per limitare al minimo il fenomeno; e devo dire che funziona (un’altra soluzione potrebbe essere l’utilizzo dei classici bermuda).
Il caricamento dell’arbalete avviene senza alcun fastidio sullo sterno grazie al generoso appoggio e senza pericolosi scivolamenti dell’arma, merito del sistema Aris
La Comforty veste davvero bene e la respirazione risulta fluida e per nulla ostacolata. reparo il tuffo e mi immergo; sono all’aspetto in appena due metri di acqua, la temperatura è di circa 17 gradi. Vedo qualche saragotto sotto misura che gironzola, allora prolungo l’aspetto con la speranza che qualcosa di più grande arrivi a tiro. Ecco un bel branco di mugginoni, che, non curante della mia presenza, letteralmente mi travolge, però non sparo per cercare nel branco eventuali spigole, ma nulla. Allora lascio sfilare l’intero gruppo e colpisco uno degli ultimi esemplari cercando di mirare la spina dorsale, così da limitarne il dimenarsi e non disturbare eccessivamente il resto del pesci per poter avere, nei tuffi successivi, qualche altra chanche. Il giochetto mi riesce per 4 volte, fino a che, nonostante compaiano altre volte i cefali, non sparerò, dato che la cena per i giorni seguenti era assicurata,
Per quanto riguarda il colore della muta, seppur importante, il mimetico per me non è fondamentale. Anche con modelli neri come la Comforty si possono effettuare belle catture, a patto che gli atteggiamenti assunti, durante le azioni di pesca, non risultino alla preda aggressive o minacciose; a parer mio è fondamentale quindi adottare alcuni accorgimenti corretti (per esempio sole alle spalle, appostamenti giusti e via dicendo) e movimenti tali da non allarmare i pesci.
Sono passate quasi un paio di ore e comincio ad avere freddo; decido di terminare qui la pescata. Rimango felicemente sorpreso dalla cosa. Infatti, con una muta foderata da 5 e acqua a 17 gradi, non è per niente male, anzi!
Questa modello nasce sicuramente per temperature maggiori, per le scorribande estive e primaverili. La trovo perfetta, vista la sua facilità di vestizione, duttilità e resistenza, a quei pescatori che si stanno avvicinando ora a questo mondo, cosicché possono permettersi di “maltrattare” questo capo con la sicurezza che duri nel tempo, merito della sua solidità, non tralasciando però la qualità, che come per tutti i prodotti Salvimar è una priorità imprescindibile!
Ai voti!
Vestibilità 8.5 La Comforty veste bene diverse corporature e le taglie disponibili sono cinque
Livello di rifinitura 9 Nulla da eccepire, come è tradizione dei capi Salvimar
Robustezza: 9 La fodera esterna offre una buona protezione. Sullo sterno, protezione con cuscinetto di neoprene imbottito e rivestito con sistema Aris, così come sulle ginocchia. Il risultato è un completo che non teme maltrattamenti
Comfort: 8 Decisamente buono grazie al taglio rivisto e all’azzeccata scelta del materiale
Vestizione/svestizione: 9,5 Queste operazioni si svolgono in pochissimo tempo grazie alla doppia fodera in Nylon Stretch che non necessita di acqua saponata
Rapporto qualità/prezzo: 8 Si acquista a un prezzo medio di 220 euro; qualcuno potrebbe pensare a una cifra eccessiva per una muta foderata, ma bisogna tenere conto che un capo di questo genere richiede più lavorazione (quindi maggiori costi per l’azienda) rispetto a uno classico foderato/spaccato. Motivo per cui trovo la cifra giustificata
La scheda tecnica
Materiale: neoprene CR con doppia fodera Nylon stretch
Taglio: anatomico con compressione orizzontale/graduale per facilitare i movimenti e la respirazione
Cuciture: doppie (interne/esterne) non passanti con sistema Gbs e incollaggio centrale bicomponente
Aris (Abrasion Resistant Ink System): posizionato al centro del torace e sulle ginocchia per aumentare la protezione nei punti di maggior contatto
Coda di Castoro: con bottone singolo di chiusura a sgancio rapido
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