La nuova versione di questa interessante pinna è caratterizzata da un colore verde militare. La pala è in polipropilene a spessore differenziato e si accoppia a una scarpetta innovativa, studiata nei minimi dettagli e di una comodità senza eguali!
Cristian Righetti
Questo mese abbiamo provato le pinne Speeder HD (High Density), un modello in polipropilene di un color verde militare, che rappresentano una delle tante novità a catalogo. Una pinna su cui si sono concentrati studi ingegneristici e innovazioni che sono curioso di andare a provare “sul campo”. Appena arrivate, apro l’imballaggio in cartone; sono alloggiate in una busta di plastica resistente, chiusa ermeticamente, di colore bianco/semi-trasparente, con le scritte Salvimar stampate in nero. La prima cosa che noto, già a “scatola chiusa”, è il peso. Nel mio immaginario c’era infatti l’idea (sbagliata) che, essendo in polimero, non fossero proprio delle piume, e invece mi sbagliavo. Sono davvero leggere!
Già a un primo sguardo, l’occhio cade sul colore, un verde militare omogeneo tra scarpetta e pala, pur essendo due corpi separabili. Sul piano superiore della pala c’è stampata la scritta Salvimar in grande nel classico colore green acid, mentre in piccolo, appena sotto la scritta principale, troviamo il marchio Made in italy e il nome del modello, Speeder HD, sempre in verde acido. Idem per l’altro lato.
Le linee risultano accattivanti e moderne, hanno un disegno più stretto verso la scarpetta (12 centimetri in larghezza), che si allarga arrivando a 21 centimetri in prossimità del centro della pala, per poi restringersi nuovamente verso la fine (19 centimetri.). il terminale è una sorta di piramide con la cuspide arrotondata.
Entrando più nel dettaglio, diciamo che le scarpette Speeder sono il risultato di uno studio approfondito sulla forma, sulla struttura e sui materiali; sono state progettate per superare le prestazioni delle pinne della generazione precedente e migliorare il comfort della calzata. Per questi motivi la Salvimar ha studiato una tecnologia che prevede i longheroni sotto-plantari, così da permettere di migliorare la resa dello sforzo, garantendo la massima efficienza a ogni movimento.
Tale innovazione aumenta l'idrodinamica della pinna. Infatti, ora la pala ha la parte che si innesta alla scarpetta decisamentee più stretta rispetto alla maggior parte degli altri modelli in commercio, evitando così che l’acqua rimbalzi solamente su tale area e non venga convogliata alla pala stessa. L’esempio di ciò è ben rappresentato in natura. Lo dimostra il fatto che i pesci hanno il peduncolo caudale (il troncone di coda), più stretto rispetto alla pinna caudale, questo proprio per convogliare le particelle d’acqua alla caudale.
La Salvimar, dopo attenti studi ingenieristici, si è resa conto, per l’appunto, che nelle pinne da apnea o da pesca avviene la stessa cosa; minore è la sezione alla base della scarpetta, maggiore sarà il numero di particelle di acqua convogliate verso la fine della pala, con conseguente ottimizzazione della falcata.
I longheroni, inoltre, sono completati da clip rigide costampate alla gomma che rendono la scarpetta solidale alla pala, ottimizzando il trasferimento di energia. Durante lo stampaggio viene applicata alla Speeder una soletta in polipropilene che fornisce rigidità pur mantenendo una tomaia morbida e leggera (65 shore). Inoltre, permette di migliorare, insieme con le clip rigide dei longheroni (di un colore nero lucido), l'adesione tra pala e scarpetta.
La scelta dei materiali ha permesso di ottimizzarne il peso e la resistenza grazie allo spessore differenziato e una forma appositamente studiata per poterla alleggerire senza perdere robustezza. Lo spessore differenziato fa sì che dove la scarpetta riceve più sollecitazioni, si abbia un aumento di spessore della gomma. Il design della parte anteriore è stato particolarmente curato e ricercato: per proteggere le dita, la parte anteriore della tomaia è stata chiusa così da non comprometterne comodità ed efficienza. Inoltre, all'interno del longherone è stata creata una nicchia per l'alluce che garantisce il perfetto allineamento piede-ginocchio e, quindi, una pinneggiata stabile.
Questo nuovo concetto di design offre il massimo comfort e una vestibilità perfetta al punto che le Speeder HD possono essere indossate anche senza calzare. Durante la fase di sviluppo l’azienda ligure, oltre ad aver prestato particolare attenzione alle caratteristiche di scarpetta e pala, ha implementato l’interazione fra di essi attraverso il perfezionamento del sistema di innesto, migliorando di fatto la funzionalità complessiva.
La pala viene assicurata, oltre che a incastro, anche tramite due viti in inox posizionate in prossimità dell’arco plantare delle due scarpette. In questa zona, inoltre, troviamo due scanalature ben marcate, deputate a incanalare l’acqua verso la pala. La quale viene realizzata a stampo in polipropilene; ciò garantisce una buona spinta propulsiva e un ottimo ritorno elastico pur minimizzando lo sforzo. Le pale formano un angolo di 29 gradi. Sempre a vantaggio della spinta sono state realizzate a spessore differenziato: il tallone ha uno spessore di 3,5 millimetri, mentre la punta di 1,8. Sono presenti i water rail, di circa un cenrimetro; prestampati, terminano in prossimità della base della punta. Parlando di numeri, abbiamo una lunghezza della pinna completa (con scarpetta 39/40) di 100 centimetri e un peso che si aggira intorno agli 800 grammi a pinna. La Speeder HD viene prodotta in quattro taglie: 39/40, 41/42, 43/44 e 45/46.
In mare!
la prima uscita avviene durante una giornata uggiosa con vento di libeccio in aumento. So che, essendo inizio stagione, l’acqua sarà pulita fino a un massimo di 10, 12 metri. Quale migliore occasione per provare le Speeder HD?
Preparo l’attrezzatura e sistemo le pinne nel borsone Cyclops: entrano perfettamente, così non dovrò metterle in una sacca apposita o portarle a mano.
Raggiungo una zona a nord di Civitavecchia (dove vivo) e dopo la vestizione di rito sono già su uno scoglio, pronto per scendere in acqua; calzare Tactile green by Salvimar da 3 millimetri e passo alle pinne, che calzo senza alcuna difficoltà. La cosa più positiva è la sensazione di avere il piede completamente avvolto senza alcun punto di costrizione. La verità, però, si avrà iniziando a pinneggiare. Voglio raggiungere il ciglio per provare a insidiare qualche predatore; mi aspetta una pinneggiata di circa 400, 500 metri.
Noto subito che la Speeder HD spinge veramente forte, ma per poterla sfruttare al meglio occorre una gamba allenata. La scarpetta si conferma morbidissima e la cosa positiva è che, nonostante ciò, la spinta impressa dal movimento della gamba, viene trasmessa alla pala, senza dispersioni. Non avverto derapate durante il nuoto, merito dei piccoli water rails che corrono paralleli ed esterni alla pala. Risultato: una pinneggiata fluida e continua senza (o con pochissime) dispersioni.
Arrivo sul ciglio e nonostante la bella nuotata non avverto alcun fastidio ai piedi. Dirò di più: una simile comodità non ricordo di averla mai provata. Certo che per affrontare queste distanze la gamba deve essere allenata. C’è mangianza e la intravvedo già dalla superficie. La profondità è di circa 12 metri. Ultimo atto respiratorio e giù, 5 o 6 falcate e mi ritrovo quasi sul fondo. Voglio provare un aspetto, per farlo devo considerare la lunghezza delle pinne, che è leggermente sopra la media, ma comunque, se individuato con anticipo il nascondiglio, non ci sono problemi. Non arriva nulla e inizio la risalita. Lo stacco dal fondo risulta agevole, basta una “botta” per agganciare subito l’acqua; non ho la sensazione di indossare un modello con la pala in polipropilene, lo stacco è poderoso, senza vuoti ne derapate!
Abituato da anni a modelli molto morbidi e performanti in carbonio, ci metto poco a capire come vanno gestite in acqua. A dispetto del fatto che siano in tecnopolimero, trovo che spingano davvero bene, a patto di non esagerare con la velocità e la potenza della falcata. La sforbiciata deve essere attenta e controllata; in questo modo riusciremo ad avere la massima resa.
Dopo tre ore decido di rientrare perché di pesci non c’è nemmeno l’ombra! Ma prima qualche agguato nel bassofondo visto che il mare è in aumento e a terra si sta formando una bella risacca. Voglio effettuare un breve percorso che terminerà su uno slargo tra la posidonia. Capovolta e giù, devo prestare attenzione alle pinne. Infatti non sono proprio adatte, vista la loro lunghezza, a questo tipo di tecnica, ma devo dire che data la loro leggerezza si gestiscono bene e riesco a non urtare alcuno scoglio spostamento. Eccomi ben nascosto appena prima dello slargo, attendo qualche secondo e dal nulla appare una grande leccia. La colpisco benissimo e l’asta le trafigge appena dietro la branchia. Ha una sfuriata degna di questa specie, ma dopo qualche minuto, e dopo diverse decine di metri di sagolino srotolato dal mulinello, sento che si sta stancando, allora decido di cominciare a recuperare. Finalmente la vedo, eccola in tutta la sua maestosità, la agguanto con uno scatto e metto subito fine alle sue sofferenza! Che pescione! Per oggi posso reputarmi soddisfatto, quindi decido di finire qui e iniziare a buttar giù le mie prime valutazioni per il test.
Le Speeder HD sono pinne che hanno bisogno di una gamba allenata, se le si vuole utilizzare per pescate da terra con lunghi spostamenti e a media profondità, mentre per uscite con tragitti più limitati a profondità contenute sono perfette per chiunque! La loro resistenza e robustezza, che va di pari passo con la morbidezza e la comodità della scarpetta, le rende adatte anche per chi si affaccia a questo mondo e desidera un prodotto di qualità con una spesa contenuta. E vanno sicuramente bene anche per i più esperti durante l’inverno, per “fare gamba” nell’attesa della bella stagione.
Dunque, le prime impressioni sono state positive, impressioni che verranno confermate nelle pescate seguenti, alcune delle quali impostate a quote leggermente superiori.
Diamo i numeri
Progetto: 8,5 L’intento era di realizzare un prodotto “commerciale” ma con caratteristiche al top e soluzioni tecniche all’avanguardia, progettate e realizzate tutte nello stabilimento ligure
Materiali: 8 Un tecnopolimero robusto ma che assicura alla pala un buonissimo ritorno elastico; la scarpetta ha una gomma davvero morbida (65 store) sulla tomaia
Confort: 9 La scarpetta Speeder è incredibile. Il piede è avvolto alla perfezione, la nicchia per l’alluce minimizza, anzi annulla i fastidiosi crampi alle dita a cui siamo abituati. In estate, può anche essere evitato il calzare
Prestazioni: 7 Dà il meglio di se sul medio fondale, quando si trova il giusto rapporto tra falcata e forza nel gesto
Design: 9 L’innovativo disegno della scarpetta e la pala a spessore differenziato sono dei plus notevoli. Difficile pretendere di più
Rapporto qualità/prezzo: 8 La Spender HD viene sui110 euro. Sicuramente soldi ben spesi